Il rock, negli ultimi anni, ci ha un po’ abituati a una certa avversione nei confronti della politica di stampo conservatrice. Quattro anni fa, quando il duello tra Donald Trump e Hillary Clinton si era inasprito portandoli a dibattere in tivù – in una scena che definire “normale” risulterebbe impossibile persino per un ipotetico individuo che parla una lingua comprendente solo quella parola -, ricordiamo come gli artisti della musica – e non solo – che si schierarono con l’ex-first lady furono parecchi. Oggi, in vista delle elezioni presidenziali che avranno luogo a novembre, siamo ritornati dove ci eravamo lasciati nel 2016.
Photo credit: WEB
Us + Them, un’iniezione di watersiana contestazione
Va puntualizzato che non ci fossimo affatto “lasciati”. In questi anni, anche a causa della Brexit – la quale precedette di pochi mesi l’elezione di Donald Trump -, i concerti, gli spettacoli e tutto ciò che concerne al mondo della musica, si sono spesso concentrati sull’operato del tycoon statunitense, oltreché sulla crescente ondata di populismi europei e mondiali.
Un esempio? Us+Them di Roger Waters. Una serie di live portati avanti dall’un tempo bassista dei Pink Floyd, i quali si esprimevano apertamente sulle questioni politiche, non lesinando anche accuse dirette al trumpismo e, nel contesto, anche al governo gialloverde in Italia – Waters, in diverse occasioni, non ha certamente speso parole al miele per Matteo Salvini -.
Sebbene l’apporto di Waters alla causa politica non sia mai mancato, basti pensare alle critiche al governo della Thatcher, alle accuse rivolte ai magnati con brani come Money o Us and Them, su una cosa risulta necessario dibattere: quanto di ciò che ha detto il bassista – o gli altri artisti – è contestabile o meno?
Photo credit: WEB
“Rock the Vote”, la politica per i giovani
Per rispondere a questa domanda, bisogna fare una piccola precisazione: negli Stati Uniti, da circa trent’anni, esiste una campagna sociale nota come “Rock the vote”. Essa, per l’appunto, si occupa di spingere i giovani statunitensi a recarsi alle urne per votare – cosa niente affatto scontata da quelle parti -, contando sul supporto di rockstar di una certa risonanza che si prestano a questo servizio. Pertanto, rivolgendosi principalmente ai giovani, agli artisti è richiesto un linguaggio più diretto, più schietto, più semplice… più rock.
Parola agli artisti
Allora, posto l’accetto su quali siano le direzioni intraprese dagli autori, le parole di Bruce Springsteen su Trump, “è un deficiente”, potrebbero anche essere interpretate come una sintesi di un pensiero che, indubbiamente, andrebbe ampliato. Tuttavia, che il mondo della musica tenda sempre più a dirigersi verso un pensiero politico più semplice, a tratti superficiale, non è del tutto giustificabile.
Bon Jovi
Ne è un esempioil nuovo album dei redivivi Bon Jovi, Bon Jovi 2020, nel quale si evidenzia la copertina ispirata dal volto di John F. Kennedy, e, contestualmente, si possono udire anche riferimenti all’assassinio di George Floyd nelle canzoni. Ciononostante, il cantautore italoamericano ha espressamente negato un legame stretto con la politica, privilegiando l’attualità in sé e la volontà di mobilitare gli ascoltatori.
Photo credit: WEB
Bruce Springsteen
Il già citato Springsteen, che ha coniugato per tanti anni rock e politica – basti pensare a Born in the U.S.A., implicitamente un’accusa a Reagan e al reaganismo -, ha subito concesso il celebre brano sulle contraddizioni dell’11 settembre, The Rising, alla campagna elettorale di George Biden, l’oppositore di Trump, lasciando ben pochi punti di domanda sul suo orientamento. Nel 2016, sebbene non appoggiò appieno la politica della Clinton, si espresse aspramente nei confronti del magnate oggi presidente, proseguendo anche negli anni a venire, durante svariati concerti.
Photo credit: WEB
Pearl Jam
Il boss, già nel 2004, si era unito ad artisti quali R.E.M. e Pearl Jam nel contestare la rielezione di George W. Bush, in una serie di tour che facevano seguito alla campagna Vote for Change, volta a spostare gli equilibri negli Stati più volatili in sede di voto – ricordiamo come negli U.S.A., il voto cumulativo degli abitanti di uno Stato serva al computo dei grandi elettori -. Proprio i Pearl Jam, in quel periodo, si batterono in prima linea contro il repubblicanesimo di Bush, proseguendo tra alti e bassi, negli anni a venire contro tutti i candidati della destra statunitense. Lo stesso Eddie Vedder non ha mai fatto mistero delle sue preferenze, impegnandosi a spiegare ai propri connazionali le dinamiche politiche e il voto in sé, persino sul suo nuovissimo profilo Instagram.
Photo credit: WEB
Neil Young
Infine c’è Neil Young. Sebbene provenga dallo Stato del grande Nord, il canadese è ufficialmente un cittadino a stelle e strisce e, in questa nuova campagna elettorale, le sue critiche nei confronti di Trump si sono fatte sempre più dirette e crude. Il fatto che il tycoon abbia usato senza permesso la sua Rockin’ in the Free World durante certi comizi, ha spinto la rockstar canadese a esprimere il proprio dissenso in più occasioni, incidendo nuove versioni di suoi vecchi brani in una chiara versione anti-trumpista.
Photo credit: WEB
Rock e politica o politica e poi rock?
Ciononostante, a parere di chi scrive, bisognerebbe fare un ultimo e ulteriore approfondimento. Che la musica – seppur parliamo solo di rock in questo caso – e la politica siano sempre andate di pari passo, non ci deve stupire. In Italia, negli anni Settanta e Ottanta, si perdeva il conto delle band di estrazione prettamente politica, nonostante alcune di esse mantenevano un certo velo di ambiguità sulle loro ideologie. Tuttavia, con l’andar del tempo, sembra come se la propaganda politica abbia preso in sé possesso della musica, come se i concerti non servano più a nulla se non a esprimere il pensiero dell’artista.
Ipse Dixit?
L’intento di chi scrive, ovviamente, non è quello di criticare le scelte politiche o le scelte divulgative degli autori. Tuttavia, la superficialità con cui questi pensieri sono ultimamente trattati, sta aumentando a dismisura, e l’idea che tutto diventi sempre più frivolo e privo di un approfondimento, assume sempre più la dimensione di realtà. Oseremmo dire che si parla di “qualunquismo”, il quale è sin troppo giustificato dal fatto che a esprimersi siano artisti dalla portata mondiale. Per certi versi, si è fatto un balzo indietro all’epoca dell‘ipse dixit, ossia del “poiché l’ha detto lui, è qualcosa di inconfutabile”.
Photo credit: WEB
Conclusioni
Concludiamo con un’ultima domanda. E’ possibile pensare che degli artisti, chi con trenta, chi con quaranta, chi con cinquant’anni di carriera, riescano a trovare in una semplice contestazione, in un programma politico confezionato per il popolo, le loro ideologie? E’ possibile che per persone della loro levatura, tutto si riduca a poche parole, a concetti espressi con superficialità e senza grossi approfondimenti? E’ possibile che tutto si riduca a un “quello è un deficiente”? Basti pensare che David Bowie fu in grado di trovare dei lati positivi nientemeno che su Hitler, in una controversa e contestatissima intervista. E’ possibile che l’arte si possa ridurre a tre semplici parole?
Come anticipato su questi lidi due settimane fa, due dei simboli della rivoluzione anni Sessanta morirono a distanza di quindici giorni l'uno dall'altra. Si tratta, ovviamente, di Jimi Hendrix (di cui abbiamo parlato qui) e Janis Joplin, entrambi icone di un'epoca ormai distante cinque lustri, entrambi scomparsi a 27 anni. Photo credit: WEB La donna che portò il soul ai bianchi Per certi versi, la carriera dei due fu molto […]
Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti e annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su Cookie Policy. Cliccando su ACCETTO acconsenti all’uso dei cookie se clicchi su RIFIUTO non salveremo i cookies di questo sito nel tuo browser di navigazione.
Il rispetto della tua riservatezza è la nostra priorità
Noi e i nostri fornitori archiviamo informazioni su un dispositivo (e/o vi accediamo), quali cookie e trattiamo i dati personali, quali gli identificativi unici e informazioni generali inviate da un dispositivo per le finalità descritte sotto. Puoi fare clic per consentire a noi e ai nostri fornitori di trattarli per queste finalità. In alternativa puoi fare clic per negare il consenso o accedere a informazioni più dettagliate e modificare le tue preferenze prima di acconsentire. Le tue preferenze si applicheranno solo a questo sito web. Si rende noto che alcuni trattamenti dei dati personali possono non richiedere il tuo consenso, ma hai il diritto di opporti a tale trattamento. Puoi modificare le tue preferenze in qualsiasi momento ritornando su questo sito o consultando la nostra informativa sulla riservatezza.
Questi cookies sono assolutamente essenziali per il funzionamento del sito web. Questa categoria include solo cookies che assicurano le funzionalità base e le caratteristiche di sicurezza di questo sito. Questi cookies non memorizzano informazioni personali.
Qualsiasi cookie che non è particolarmente necessario per il funzionamento del sito ed è utilizzato specificatamente per collezionare dati per le statistiche, annunci pubblicitari e altri contenuti inclusi negli articoli che potrebbero raccogliere dati in modo anonimo (vedi Facebook, Twitter, LinkedIN, Instagram). E' necessario che l'utente dia il consenso per l'utilizzo di questi cookie se si desidera partecipare alla raccolta statistiche.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Cookie
Durata
Descrizione
chid
session
This cookie is set by the provider Mixcloud. This cookie is used for implementing audio files on the website. It enables the embedding of Mix Cloud audio player.
mx_t
10 years
This cookie is set by the provider Mixcloud. This cookie is used for implementing audio files on the website. It enables the embedding of Mix Cloud audio player.
previmpr
session
This cookie is set by the provider Mixcloud. This cookie is used for implementing audio files on the website. It enables the embedding of Mix Cloud audio player.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Cookie
Durata
Descrizione
__gads
1 year 24 days
The __gads cookie, set by Google, is stored under DoubleClick domain and tracks the number of times users see an advert, measures the success of the campaign and calculates its revenue. This cookie can only be read from the domain they are set on and will not track any data while browsing through other sites.
_ga
2 years
The _ga cookie, installed by Google Analytics, calculates visitor, session and campaign data and also keeps track of site usage for the site's analytics report. The cookie stores information anonymously and assigns a randomly generated number to recognize unique visitors.
_ga_CCCPPTBX39
2 years
This cookie is installed by Google Analytics.
_gat_gtag_UA_65000996_18
1 minute
Set by Google to distinguish users.
_gid
1 day
Installed by Google Analytics, _gid cookie stores information on how visitors use a website, while also creating an analytics report of the website's performance. Some of the data that are collected include the number of visitors, their source, and the pages they visit anonymously.
CONSENT
2 years
YouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Cookie
Durata
Descrizione
IDE
1 year 24 days
Google DoubleClick IDE cookies are used to store information about how the user uses the website to present them with relevant ads and according to the user profile.
test_cookie
15 minutes
The test_cookie is set by doubleclick.net and is used to determine if the user's browser supports cookies.
VISITOR_INFO1_LIVE
5 months 27 days
A cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSC
session
YSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt-remote-connected-devices
never
YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt-remote-device-id
never
YouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt.innertube::nextId
never
This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
yt.innertube::requests
never
This cookie, set by YouTube, registers a unique ID to store data on what videos from YouTube the user has seen.
Post comments (0)