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Smartphone e giovani

today2 Aprile 2019 55

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“Stai sempre con quel telefono! La tua vita ormai gira intorno ai social!” – sono queste ormai le locuzioni più utilizzate dagli adulti per rimproverarci per il tempo che passiamo davanti al cellulare o in generale dedichiamo al mondo virtuale, ai social ed a tutto ciò che gravita intorno ad internet.

Nonostante i continui scontri e diverbi tra figli e genitori, bisogna tenere in considerazione un dato fondamentale ed importante per capire meglio cosa accade. Noi siamo i nativi digitali, siamo la generazione di internet e dei social media, di conseguenza abbiamo un approccio naturale ed immediato con il mondo virtuale ed una grande dimestichezza con smartphone e pc, tale da renderci non solo particolarmente interessati a questa realtà, ma quasi dipendenti.

Noi ragazzi del 2000 diamo al nostro smartphone una grandissima responsabilità

Infatti, ahimè, noi ragazzi del 2000 diamo al nostro smartphone una grandissima responsabilità: contenere e proteggere la maggior parte di ciò che riguarda la nostra vita, in particolare quella social, lasciandoci travolgere dal mondo virtuale. Per questo motivo spesso, il sottilissimo filo che separa il consueto e normale utilizzo degli smartphone dalla dipendenza, viene oltrepassato.

Uno studio dell’Università Ungherese Lorand Eotvos mostra come i giovani privati del telefonino diventino nervosi, manifestando segni di stress di qualsiasi tipologia. Ciò dimostrerebbe l’esistenza di una forma di attaccamento al cellulare, proprio come quella che si prova verso partner, parenti o amici. Il telefonino, infatti, non è più soltanto uno strumento utilizzato per chiamare e ricevere, ma rappresenta l’insieme delle connessioni sociali di un individuo. E senza di esso ci si sente perduti; infatti moltissimi giovani, ma anche sempre più spesso gli adulti, iniziano ad avere difficoltà nel relazionarsi in un ambiente esterno, che non sia quello dei social.

Perciò, cari adulti, non definiteci “gioventù bruciata” solo perché stiamo vivendo la realtà che ci circonda, ma evitate che il <<sottilissimo filo>> di confine, citato precedentemente, venga oltrepassato, non biasimando e reprimendo ciò che ormai fa parte della nostra vita, la tecnologia, bensì dandoci il buon esempio e aiutandoci a diminuire l’uso quasi opprimente di quest’ultima!

Scritto da: Sara Milano


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