“La stanza accanto” il film Leone d’oro di Pedro Almodóvar

“La stanza accanto”, l’ultimo film di Pedro Almodóvar presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, si distingue per la sua delicata esplorazione di temi complessi come l’eutanasia, la libera scelta e il senso della vita. Il film vede protagoniste due icone del cinema contemporaneo, Tilda Swinton e Julianne Moore, entrambe al centro di una storia che esplora il limite tra la vita e la morte, l’amicizia e il distacco.

Ambientato principalmente in una casa di campagna isolata fuori New York, il film segue Martha (Swinton), una reporter di guerra che ha deciso di porre fine alla sua vita tramite l’eutanasia, e la sua amica di vecchia data, Ingrid (Moore), una scrittrice di romanzi semi-autobiografici. Le due si rincontrano dopo molti anni per l’ultima volta, e Ingrid è costretta a confrontarsi con il desiderio dell’amica di morire, pur lottando con il proprio dolore e la paura della perdita imminente. La loro interazione diventa il perno emotivo del film, in cui il tema della morte è trattato con un’eleganza visiva caratteristica del regista spagnolo.

Uno degli aspetti più potenti del film è la riflessione sull’eutanasia. Almodóvar affronta il tema con una delicatezza che evita il melodramma, puntando invece su una narrazione visivamente sobria e poetica. La scelta di Martha di controllare la propria morte è vista come l’ultimo atto di una vita vissuta al massimo del suo egoismo, ma è anche un inno alla libertà di scelta individuale, senza giudizi morali esterni. Ingrid, invece, rappresenta il punto di vista di chi rimane, costretto ad affrontare il peso della perdita e il senso di abbandono.

Visivamente, Almodóvar utilizza colori vivaci e suggestivi, contrastando con il tono doloroso della storia. Le riprese attraverso specchi e vetri accentuano la sensazione di evanescenza della vita che scivola via, mentre la colonna sonora naturale – come il canto degli uccelli – crea un’atmosfera di quiete che amplifica il contrasto tra vita e morte.

All’interno del cast compaiono Tilda Swinton, Julianne Moore, John Turturro e Alvise Rigo.

Recensione di Lorenzo Giacomiti per Bedda Radio a Venezia